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Buon compleanno, Costituzione!

La Costituzione Italiana, documento scritto dopo gli orrori della guerra e del fascismo per garantire all’Italia libertà democrazia e dignità, ha compiuto 75 anni. Era il primo gennaio 1947 quando entrava in vigore garantendo agli italiani quella libertà e quella democrazia a lungo e orrendamente soffocate. Raccontano i vecchi che quel giorno fu una festa, con abbracci e sorrisi per tutti… Grazie alla Costituzione “la nostra democrazia – ha detto il presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno – si è dimostrata matura, compiuta, capace di rappresentare e governare un grande Paese. È questa consapevolezza, nel rispetto della dialettica tra maggioranza e opposizione, che induce a una comune visione del nostro sistema democratico, al rispetto di regole che non possono essere disattese, del ruolo di ciascuno nella vita politica della Repubblica. E questo corrisponde allo spirito della Costituzione, che resta la nostra bussola, il cui rispetto è il primario dovere”.

Lo confesso, mi dà i brividi e mi regala ogni volta commozione leggere quel che è racchiuso nella Costituzione. Leggere che “i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, o “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli, di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, o che “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, che “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”, o che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge”, che “l’Italia ripudia la guerra…” mi fa sentire fiero di essere figlio di questa Nazione che ancora si specchia nella sua Costituzione. Certo, a volte sembra essere immobile, inascoltata, mal applicata o addirittura ingombrante questa Costituzione. Però, che soddisfazione sapere che Essa e lì per garantire a me a tutti libertà, democrazia, pari opportunità e pari dignità!

E, come disse Piero Calamandrei, uno dei padri costituenti, agli studenti milanesi che in quel difficile 1955 cercavano risposte alla loro ansia di novità e di futuro, “non è una Costituzione immobile, che abbia fissato, un punto fermo… è una Costituzione che apre le vie verso l’avvenire, non voglio dire rivoluzionaria, perché rivoluzione nel linguaggio comune s’intende qualche cosa che sovverte violentemente; ma è una Costituzione rinnovatrice, progressiva, che mira alla trasformazione di questa Società, in cui può accadere che, anche quando ci sono le libertà giuridiche e politiche, siano rese inutili, dalle disuguaglianze economiche e dalla impossibilità, per molti cittadini, di essere persone e di accorgersi che dentro di loro c’è una fiamma spirituale che, se fosse sviluppata in un regime di perequazione economica, potrebbe anch’essa contribuire al progresso della Società… Però – aggiunse Calamandrei -, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé… e perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica, l’indifferentismo, che è in larghi strati, in larghe categorie di giovani, un po’ una malattia… La libertà c’è, si vive in regime di libertà, ci sono altre cose da fare che interessarsi di politica…. E la politica non è una piacevole cosa. Però, la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare… Sulla libertà bisogna vigilare, vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica… La Costituzione è l’affermazione solenne della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune, che se va affondo, va affondo per tutti… È la Carta della propria libertà, la Carta per ciascuno di noi della propria dignità d’uomo… In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie…”.

La nostra Costituzione compie 75 anni. Merita rispetto e riconoscenza, chiede affetto e rispetto, invoca persone che attraverso la politica siano di servizio e non di potere, sollecita attenzioni e lettura attenta… Perché dentro quelle pagine c’è l’essenza della libertà, c’è la sostanza della democrazia, c’è l’affermazione della dignità come diritto di chiunque abiti questa Nazione, questa Terra, questo Mondo…

Buon compleanno, Costituzione Italiana!

LUCIANO COSTA

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