Destra-sinistra-centro: ma cos’è, un rebus?

Mettiamo si possano considerare questi due giorni che ci separano dall’inizio delle operazioni di voto necessarie per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica (intanto, a Sergio Mattarella, che lascia nonostante ancora si speri che resti almeno fin quando quest’Italia politicamente inquieta non trovi quiete e saggezza necessarie per vincere le sfide già incominciate, va detto “grazie per le lezioni che hai dato e che lasci in eredità e buon viaggio ovunque il viaggio porti!) il tempo del silenzio, necessario pe consentire ai grandi elettori opportune riflessioni e coraggiose verifiche sul nome da privilegiare. Se questo è concesso, aggiungo quel che stanotte ho immaginato fosse una lezione popolare, buona per questi o quelli, che pari sono almeno fin quando non pretendono di avere per sé soltanto ragione senza confronto. La lezione spiega cos’è la destra e cos’è la sinistra senza passare per il centro, che resta una funzione intermedia abitata da troppe incertezze. Incaricato della lezione non è un professore d’università e neppure un opinionista di grido, ma un menestrello della canzone popolare, quel Giorgio Gaber che divertendo ammoniva-schiaffeggiava-beffeggiava smuovendo pensieri e inventando idee degne d’essere considerate buone e utili. Quando Gaber prese la chitarra e cantò la lezione era il 1994, uno di quegli anni che servivano all’Italia per medicare le ferite del passato e prepararsi alle sfide del futuro nonostante fosse ancora evidente, accentuata e scontrosa la disputa su chi era di destra, chi di sinistra e chi di centro-sinistra, allora di moda. Presidente della Repubblica, il nono della serie, era Oscar Luigi Scalfaro, io e voi avevamo ventotto anni di meno, tanti sogni in più e una gran voglia di cambiare il mondo. Leta oggi, quella lezione mi è sembrata tanto attuale da indurmi a riproporla “per opportuna meditazione” a chi dovrà votare e a chi, come noi, dovrà assistere trovandosi smarrito nell’identificare correttamente chi sarà di destra e chi sarà di sinistra senza passare dal centro. Se volete, dopo aver letto potremmo anche disquisire…

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
Ma io dico che la colpa è nostra
È evidente che la gente è poco seria
Quando parla di sinistra o destra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra
Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

Fare il bagno nella vasca è di destra
Far la doccia invece è di sinistra
Un pacchetto di Marlboro è di destra
Di contrabbando è di sinistra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

Una bella minestrina è di destra
Il minestrone è sempre di sinistra
Tutti i film che fanno oggi son di destra
Se annoiano son di sinistra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

Le scarpette da ginnastica o da tennis
Hanno ancora un gusto un po’ di destra
Ma portarle tutte sporche e un po’ slacciate
È da scemi più che di sinistra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

I blue-jeans che sono un segno di sinistra
Con la giacca vanno verso destra
Il concerto nello stadio è di sinistra
I prezzi sono un po’ di destra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

I collant son quasi sempre di sinistra
Il reggicalze è più che mai di destra
La pisciata in compagnia è di sinistra
Il cesso è sempre in fondo a destra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

La piscina bella azzurra e trasparente
È evidente che sia un po’ di destra
Mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
Sono di merda più che sinistra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

L’ideologia, l’ideologia
Malgrado tutto credo ancora che ci sia
È la passione, l’ossessione della tua diversità
Che al momento dove è andata non si sa
Dove non si sa, dove non si sa

Io direi che il culatello è di destra
La mortadella è di sinistra
Se la cioccolata svizzera è di destra
La Nutella è ancora di sinistra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

Il pensiero liberale è di destra
Ora è buono anche per la sinistra
Non si sa se la fortuna sia di destra
La sfiga è sempre di sinistra


Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

Il saluto vigoroso a pugno chiuso
È un antico gesto di sinistra
Quello un po’ degli anni ’20, un po’ romano
È da stronzi oltre che di destra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

L’ideologia, l’ideologia
Malgrado tutto credo ancora che ci sia
È il continuare ad affermare
Un pensiero e il suo perché
Con la scusa di un contrasto che non c’è
Se c’è chissà dov’è, se c’è chissà dov’è

Tutto il vecchio moralismo è di sinistra
La mancanza di morale è a destra
Anche il Papa ultimamente è un po’ a sinistra
È il demonio che ora è andato a destra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

La risposta delle masse è di sinistra
Con un lieve cedimento a destra
Son sicuro che il bastardo è di sinistra
Il figlio di puttana è a destra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

Una donna emancipata è di sinistra
Riservata è già un po’ più di destra
Ma un figone resta sempre un’attrazione
Che va bene per sinistra e destra
Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
Ma io dico che la colpa è nostra
È evidente che la gente è poco seria
Quando parla di sinistra o destra

Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra
Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra

Destra, sinistra
Destra, sinistra
Destra, sinistra
Destra, sinistra
Destra, sinistra
Basta!

Appunto. Basta! Adesso, ai 1009 grandi elettori che da lunedì si riuniranno a Roma servono soltanto la responsabilità e il coraggio di un voto che mandi al Quirinale, investito dal titolo di Presidente della Repubblica, un italiano degno di rappresentarci, non un quaquaraqua o un venditore di fumo ma, come detto ieri, una persona che sia davvero Magistrato di persuasione: di tutti e per tutti, coraggioso Custode della Costituzione, garante dell’Unità, ammonitore di Giustizia, testimone di pace e fratellanza, maestro di solidarietà e condivisione, arbitro imparziale di ogni disputa, cultore e sostenitore delle ragioni della Politica, le sole in grado di trasformare l’impegno politico in servizio e il servizio in una grandissima, insostituibile e alta Opera di carità, la quale non è esclusiva di qualcuno ma parte dell’essere di ciascuno.

LUCIANO COSTA  

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