Ieri pomeriggio papa Francesco ha raggiunto il Policlinico Gemelli per sottoporsi ad alcuni controlli medici suggeriti da alcune difficoltà respiratorie riscontrate nei giorni scorsi. L’esito dei controlli, ha confermato un bollettino medico diramato in serata, «ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera. Papa Francesco – conclude il bollettino – è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera».
Il Papa, 86 anni, ieri mattina aveva tenuto l’udienza generale in Piazza San Pietro con una catechesi incentrata sulla figura di San Paolo. Al termine dell’udienza ha avuto necessità di un aiuto per salire sulla Papamobile. Le prime notizie parlavano di “affaticamento respiratorio”, con dolori al petto che suggerivano di portare il papa in ospedale per gli opportuni controlli.
Dal Gemelli, l’ospedale in cui Francesco è stato ricoverato, le fonti mediche hanno fatto sapere che gli esami hanno escluso problemi cardiaci e i clinici si sono concentrati sulle analisi respiratorie. La situazione, stando ai sanitari, non desterebbe preoccupazione e gli esami per misurare i livelli di ossigeno nel sangue sarebbero rassicuranti.
Stamani i giornali e i media, insieme alle notizie in tempo reale e agli auguri di pronta guarigione, offrono anche il solito ritornello: ce la farà il Papa a vincere questa nuova sfida? “Dai, Francesco, che ce la fai!” verrebbe da dire. E sarebbe anche la più bella e giusta prospettiva. Tanto più che, come lui stesso ha detto nei giorni scorsi, “c’è ancora tanto da fare per aiutare il mondo a vedere sorgere un tempo di pace e di concordia”. Quindi, caro Francesco, guarisci e torna in tempo per annunciare che la Pasqua non smette di essere risurrezione e vittoria. E noi, in cambio, cercheremo il modo per farti quel regalo che compiendo dieci anni di pontificato hai chiesto: la pace, la fine delle guerre e l’inizio di un tempo di ricostruzione e di affermazione del diritto di ciascuno a vivere in sintonia con le meraviglie del creato.
LUCIANO COSTA