Niente di nuovo e neppure di buono in giro per il mondo. La guerra d’invasione ordita dalla Russia contro l’Ucraina segna il suo 342mo giorno di barbarie giorni mentre le altre sedici o ventidue guerre in corso i giorni non li contano più; il terrorismo colpisce e semina morte e distruzione (in Pakistan i talebani hanno assalito una moschea causando oltre sessanta vittime); i mercanti di armi continuano a fare affari; misteriosi droni (che di misterioso hanno soltanto la provenienza), armati di missili e bombe, attaccano fabbriche di missili e bombe in Iran; in Israele palestinesi ed ebrei riaccendono la sfida lasciando ciascuno la sua parte di morti ammazzati; in mezzo mondo si continua a morire di fame; in Italia son sempre di moda le promesse (faremo, metteremo, costruiremo, abbasseremo, alzeremo, riformeremo, aggiusteremo, chiuderemo, arresteremo) e fuori moda, invece, le pur minime concretezze, quelle che silenziosamente ma prontamente aiuterebbero le persone a credere che “nel doman v’è certezza” di miglior vivere e prosperare…
Un lumicino, pari a sottile speranza, s’è acceso ieri allorquando le Poste (colossale istituzione a cui va riconosciuto il merito di essere stata quasi sempre dalla parte della gente più debole e lontana dai luoghi del cosiddetto benessere evidente) hanno annunciato il loro “Progetto Polis” (valore stimato pari a un miliardo e duecento milioni di euro) ideato per fare degli uffici postali una casa dei servizi digitali, uno sportello unico che renderà semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione in 7 mila Comuni al di sotto dei 15 mila abitanti laddove, ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla presentazione, “vi è un crescente disagio causato dal ritiro dei servizi, che incide sulla vita quotidiana di milioni di persone e che causa una evidente condizione di impoverimento del nostro Paese”.
Dunque, finalmente e meno male, Poste Italia si mobilita contro il digital divisivo con il progetto “Polis” che punta a favorire la coesione economica, sociale e territoriale del paese e il superamento del divario digitale nei piccoli centri e nelle aree interne. In che modo? Attraverso la realizzazione di una rete di sportelli unici per l’erogazione dei servizi della pubblica amministrazione destinati a 16 milioni di italiani residenti nei circa 7000 comuni con meno di 15mila abitanti, dotati di almeno un ufficio postale. I cittadini potranno usufruire di fruire di tanti servizi in modalità digitale, Self service o assistita e accedere a tante innovazioni di pubblica utilità. Obiettivo, semplificare al massimo la vita dei cittadini e dei contribuenti, rafforzando e connettendo il territorio. Il punto di forza dello sportello unico, infatti, sta nell’impronta innovativa dei servizi offerti, dai pacchi ai pagamenti, fino alla ricarica delle auto elettriche.
Presentato a Roma davanti a migliaia di sindaci direttamente interessati, il progetto prevede la realizzazione di “Uffici Polis” che saranno ristrutturati secondo un layout innovativo e dotati di infrastrutture tecnologiche all’avanguardia. Al momento sono stati completati i lavori in 40 uffici postali e avviati in altri 230 che diventeranno 1.500 entro fine anno.
Il senso di questa rivoluzione è quello di “garantire a tutti stessi diritti, stesse opportunità, stessi servizi e stessa qualità della vita”. Per questo, hanno spiegato i dirigenti “all’esterno degli uffici installeremo armadi digitali con i quali erogare servizi con un’operatività 24 ore su 24”. Tra i servizi che saranno erogati: la richiesta di carta identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi (gestiti dal ministero dell’Interno); richiesta di riemissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie catastali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili (gestiti dall’Agenzia delle Entrate); certificati giudiziari (ministero della Giustizia); Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica (Inps); rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente (ministero per le Infrastrutture). Nei Comuni dove saranno realizzati questi sportelli unici basterà recarsi presso l’ufficio postale per usufruire di tutti i servizi. E non è escluso che l’offerta possa a breve riguardare anche il mercato dell’energia con la possibilità di sottoscrivere contratti per luce e gas…”.
Se son rose, fioriranno. Però, ancora ieri, in tantissimi minuscoli paesi, la realtà diceva che tra il dire e il fare resisteva il mare. Ragion per cui, domani, 1 febbraio, Giacomo e Maria, per accedere al ritiro della loro magra pensione, dovranno elemosinare un passaggio fino all’ufficio postale di competenza, lontano tre chilometri dalla frazione in cui abitano e ovviamente non interessato da alcun trasporto pubblico.
LUCIANO COSTA