Ieri, tra mille immagini dedicate alle alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna e la costa mediterranea di Marche e Abruzzo, una era dedicata ai giovani volontari – “tanti, motivati e disposti a sporcarsi le mani per aiutare famiglie e comunità a risollevarsi” ha detto un cronista -, ancora una volta tra i primi a mettersi a disposizione. Bella lezione, che rimette in promo piano il dovere di ascoltarli di più e meglio questi giovani e così permettere a ciascuno di insegnare qualcosa anche a chi, già in età matura, ha forse dimenticato il valore dell’aiuto portato volontariamente e coraggiosamente. Accanto a quell’immagine, un’altra, altrettanto significativa, è stata offerta dall’annuncio della marcia “per fare pace” che avrà come protagonisti i giovani sulle strade che portano da Perugia ad Assisi. Poi, un’altra bella immagine l’hanno regalata gli organizzatori delle Giornate Mondiali della Gioventù, in programma ad agosto a Lisbona, decidendo di ritirare il francobollo commemorativo che, senza volerlo, poteva ingenerare il sospetto di chissà quali nuove crociate con a capo niente meno che papa Francesco. Belle e mozioni, che vi racconto…
UNA MARCIA GIOVANE – «Una marcia per fare pace con i giovani, per smetterla di ignorarli e di rubare il loro il futuro. Una marcia che avrà tre luoghi simbolo: l’Ucraina per tutte le guerre nel mondo, Cutro per le migrazioni, la Romagna per la crisi climatica. O cambiamo strada per cambiare il futuro, o saremo travolti». Flavio Lotti, coordinatore della marcia della pace, ha annunciato così l’edizione della Perugia-Assisi, che doveva svolgersi a ottobre ma che è stata anticipata per permettere una larga partecipazione delle scuole. Infatti, il tradizionale appuntamento nazionale del movimento per la pace sarà introdotto domani, sabato 20 maggio, ad Assisi proprio dal “Meeting nazionale delle scuole di pace sui passi di Francesco”, con incontri anche a Perugia, città natale di Aldo Capitini, ideatore nel 1961 della Marcia per denunciare la guerra e il pericolo nucleare. Motivazioni, a più di 60 anni di distanza, tragicamente attuali.
Questa è la terza Marcia da quando la Russia ha invaso l’Ucraina: la prima venne convocata a soli due mesi dall’aggressione, il 24 aprile 2022. Poi una seconda edizione straordinaria, il 24 febbraio 2023, nel primo anniversario, in notturna, come i black out in Ucraina per i bombardamenti e il buio della ragione che paralizza i negoziati. «La marcia di domenica sarà un’altra tappa – spiega Flavio Lotti – del percorso di solidarietà con l’Ucraina, ma anche con gli altri paesi sconvolti dalla guerra: Gaza, Sudan, Siria, Libia… Dobbiamo salvare le vite, e per farlo bisogna fermare la guerra, non ci sono alternative. Fermare l’escalation che rischia di provocare la III guerra mondiale. Fermare la corsa agli armamenti che sta assorbendo le risorse necessarie a combattere la povertà, la disuguaglianza, la crisi climatica».
Protagonisti di questa edizione saranno i ragazzi di 119 scuole e 71 università, arrivati da ogni Regione d’Italia per gli incontri organizzati sabato ad Assisi, ma anche a Perugia. E aprirà la marcia il messaggio di un altro giovane, Alì Sohna, del Gambia, che oggi fa il portiere d’albergo, ma nella fuga verso l’Italia ha perso suo fratello, affogato nel naufragio dell’ennesimo viaggio della disperazione. Investire sull’educazione delle nuove generazioni è l’obiettivo che spingerà una delegazione della Perugia-Assisi a partecipare, sabato 27 maggio, a un’altra marcia che si terrà da Vicchio a Barbiana, dove interverrà anche il presidente Sergio Mattarella, per il centenario della nascita di don Lorenzo Milani.
Intanto, sono partiti da Roma, Brescia, Parma, Sarzana e Verona i ciclisti di “Paciclica 2023”, la manifestazione organizzata dalla Fiab per aderire alla Marcia della pace. «Noi cicloambientalisti della Fiab partecipiamo da 20 anni – dice Marina Testa – perché la bicicletta non è solo svago, ma è il simbolo per la transizione ecologica per le nostre città». Alla Perugia-Assisi domenica 21 aderiscono anche i vescovi e i sindaci di Perugia e Assisi, i francescani, sia i conventuali di Assisi e i minori di Santa Maria degli Angeli. E centinaia di sigle dell’associazionismo, del volontariato, dei sindacati.
Alla Rocca di Assisi, per la conclusione della marcia sono previsti gli interventi dei ragazzi. A loro verrà consegnata la bandiera della pace, «segno di alleanza intergenerazionale». Davanti al Sacro Convento, in chiusura della Marcia, anche la firma dei rettori di 20 atenei italiani – tra cui Roma, Torino, Pisa, Padova, Ancona e Parma – per «un patto educativo per la formazione delle nuove generazioni». Concluderà la giornata Alessandro Bergonzoni, che ai ragazzi e a chi vorrà intendere porterà un “appello corale alla pace”. Tra i promotori della Perugia Assisi anche la rete delle 600 realtà italiani di Europe for peace, che ha organizzato le due manifestazioni nazionali per la pace in Ucraina svoltesi a San Giovanni in Laterano a Roma.
UN ALTRO FRANCOBOLLO – Il disegno intendeva rappresentare Papa Francesco che guida i giovani verso il futuro, ma aveva suscitato critiche per l’uso dell’immagine di un monumento molto noto nella capitale portoghese che ricorda il passato colonialista. Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha invece informato di aver ritirato il francobollo per la Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona, emesso il 16 maggio scorso. L’immagine del francobollo per la Gmg 2023, che si svolgerà dal 1° al 6 agosto nella capitale portoghese, aveva infatti suscitato critiche e perplessità. Il disegno è ispirato al Monumento alle Scoperte (Padrão dos Descobrimentos) che sorge sulla sponda sinistra del fiume Tago a Lisbona, opera realizzata nel 1960, a 500 anni dalla morte di Enrico il Navigatore per celebrare le scoperte portoghesi. Nel monumento, Enrico il Navigatore guida l’equipaggio alla scoperta del nuovo mondo. Allo stesso modo – spiegava una nota – il disegno intendeva rappresentare Papa Francesco sulla prua di una barca che guida i giovani e la Chiesa verso il futuro, alla scoperta di “questo cambiamento d’epoca” senza rassegnarsi all’abitudine di navigare a vista. In alto a sinistra è riprodotto il logo dell’incontro che, sullo sfondo di una grande Croce e di un Rosario, descrive il dinamismo della Madre di Dio in visita a Elisabetta, secondo il motto scelto per la Gmg: “Maria si alzò e andò in fretta”.
Il francobollo ha tuttavia suscitato vari commenti negativi che hanno sottolineato come il disegno, legato a un monumento molto noto, ricordi un passato colonialista molto distante dal messaggio di fraternità universale di Papa Francesco. Gli organizzatori della Gmg hanno spiegato che il francobollo realizzato dal Servizio Filatelico vaticano voleva solo promuovere l’incontro del Papa con i giovani senza alcun riferimento al passato. Tuttavia, il Governatorato ha fatto sapere che il francobollo è stato ritirato e che è in preparazione una nuova emissione filatelica per la Gmg di Lisbona.
(A cura di LUCIANO COSTA)