Vaccinarsi contro virus e chiacchiere

Se ne sentono di tutti i colori, se ne contano a bizzeffe… Si chiamano chiacchiere perditempo e in tempi normali sarebbero parte di un qualcosa che ha appunto bisogno di chiacchiere per far passare il tempo.  Purtroppo, questi non sono tempi normali e dunque neppure le chiacchiere sono normali. Prevalgono le chiacchiere legate al tempo pandemico che ci opprime, ovviamente. E basta allungare l’orecchio per rendersene conto. Secondo il chiacchiericcio – quello che una volta si faceva sotto i portoni delle case a schiera di Vienna (elevato da Karl Kraus a emblema del popolino), nelle corti dei palazzi di Milano (una città a caso per riassumere tutte le altre città) o nei cortili polverosi di paesi come il mio (piccolo, sconosciuto, amato, oggetto piuttosto che soggetto di pensieri e fatiche quotidiani) – il virus è, a seconda dei casi, inventato, malefico, abusato, drammatico, sottovalutato, sempre e comunque usato per arricchire qualcuno e impoverire tutti gli altri. Il chiacchiericcio si nutre di sospetti, i sospetti costruiscono complotti, i complotti generano paura, la paura trasforma gli umani e li trasforma in ombre vaganti in cerca di qualcuno o qualcosa che le restituisca alla normalità.

A proposito di complottistica applicata, gira liberamente la tesi che il vaccino contamina addirittura il DNA. E questa ipotesi è talmente diffusa e radicata da rappresentare uno dei cardini su cui i no-vax (i rifiutanti del vaccino, diventati ormai categoria) poggiano la loro propaganda antiscientifica. Ma, dicono gli esperti e gli scienziati “nessuno dei vaccini in circolazione va ad interagire con il nucleo della cellula dove risiede il Dna. Quindi, non può avvenire una modificazione del nostro codice genetico”. Per non dire del si dice secondo il quale “ora può non succedere nulla, ma tra dieci anni vedrai…”.

A cavalcare con convinzione teoremi simili sono i militanti anti-vaccini, che offrono idee pronto uso a chi per i più diversi motivi è contrario all’iniezione: secondo una recente stima sono il 10-12% della popolazione adulta, più o meno 5 milioni di italiani. Non pochi. È tra loro che circolano le ormai numerose tesi apertamente in guerra contro i vaccini, costruite su illazioni indimostrate, ipotesi scientifiche di più che dubbia solidità a fronte di migliaia di studi editi in tutto il mondo, e paure incontrollate sugli effetti dei preparati iniettabili… Colpisce il rapido inasprirsi dei toni: la crescente pressione istituzionale e mediatica per convincere gli esitanti a vaccinarsi sembra alimentare una reazione uguale e contraria in uno zoccolo di cultori della determinazione a non farlo che li rende aggressivi verso chi al vaccino si sottopone e – con toni anche più duri – verso quanti affermano che farlo è la sola via d’uscita alla tragedia della pandemia (4 milioni di morti nel mondo, 128mila in Italia). Tanto che è ormai esperienza quotidiana imbattersi online nell’accusa di asservimento a un regime mondiale che punta alla riduzione in schiavitù di cittadini terrorizzati ad arte rispetto a una minaccia ingigantita, rendendoli disponibili a rinunciare a qualunque libertà.

“La tesi più longeva – ha scritto un commentatore e fustigatore dei costumi italici – è quella della cupola globale formata da un direttorio di ricchi e potenti che avrebbero finanziato una campagna planetaria per fomentare l’angoscia verso il Covid, malattia che in realtà sarebbe causa diretta di molti meno decessi rispetto alle cifre ufficiali. Il loro obiettivo sarebbe lucrare sugli immensi profitti per la vendita dei vaccini a un’umanità impaurita. E’ evidente che scegliendo un manipolo di cattivi e attribuendogli intenzioni nefaste si può ottenere qualunque scopo, a cominciare dalla radicale negazione che il Covid sia un vero problema. Che è come dire che dal febbraio 2020 siamo tutti vittime di un abbaglio collettivo, morti, malati e disperazione inclusi. Posta questa premessa – il virus non è poi così tremendo – tutto vien da sé. E i vaccini sono la dimostrazione che la pandemia è un’invenzione per costringerci ad accettare farmaci privi di vera sperimentazione”.

C’è poi chi dice che “la vaccinazione va evitata come il fuoco”, perché i farmaci iniettati sarebbero pericolosissimi, tali da “modificare il nostro codice genetico, aumentare la sterilità, creare effetti permanenti sulla salute, alterare il ciclo mestruale e così subdoli da impedire persino di prendere il sole”. Tutte evidenti falsità… Purtroppo c’è chi di tali falsità si nutre ogni giorno. Per esempio, dicono gli esperti serie e preparati “l’ormai famosa teoria della calamita che si attacca al braccio dopo la seconda iniezione – presunta prova della tossicità dei preparati, nei fatti una bufala da manuale – è il simbolo del punto di credulità cui si è disposti a scendere per procurare quella stessa paura che si dice di voler combattere. I vaccini in realtà funzionano: e la stessa prova esibita dai contrari per principio – i contagi crescono, i reparti restano semivuoti, dunque vaccinarsi sarebbe inutile – è la dimostrazione che la vaccinazione previene ricovero e morte. Scusate se è poco. Imporre al personale sanitario di vaccinarsi e far pressioni sugli insegnanti per fare altrettanto, poi, non è la prova dell’autoritarismo delle istituzioni ma la constatazione che chi viene in contatto ravvicinato con decine di persone deve essere responsabile della loro salute. Oppure si vagheggia un mondo in cui ognuno bada solo a se stesso?”.

Per ultimo, la questione dei vaccini fabbricati con feti abortiti, ragion per cui, soprattutto se si crede in Dio e si vive il cristianesimo, sarebbe immorale farseli inoculare. Nei si dice prevale lo stupore ma anche la voglia di accusare chiesa-preti-suore-missionari-volontari e chiunque spezzi il pane per condividerlo con altri meno fortunati di essere complici del sistema che opprime e obbliga a stare chiusi in casa… Bugie, fake-news, bufale: chiamatele come volete, ma evitatele. Sopra questa palude di mezze bugie e patacche integrali, c’è e deve prevalere il dovere di salvare ogni singola vita umana. Se non mi sbaglio, in prima fila a combattere questa battaglia ci sono chiesa-preti-suore-missionari-volontari e chiunque spezzi il pane per condividerlo…

LUCIANO COSTA

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