Economia

Balzelli imprevisti e prezzi ubriachi

Una comunissima e popolarissima spongada (una pagnottella dolce senza troppe pretese che le nonne cuocevano fino all’altro ieri in casa), che fino all’anno scorso costava un euro, ieri costava un euro e mezzo. Chiesto alla commessa il motivo di un aumento pari al cinquanta per cento, mi ha risposto che sì, l’aumento era reale e che era tutta colpa della pandemia. Ieri a Vattelapesca per un litro di gasolio era necessario sborsare 1,459 euro, ma dieci chilometri più a monte, a Campoimmaginario, per lo stesso litro di gasolio era necessario sborsare 1,569 euro da una parte e 1,649 euro da un’altra. Però nella calda Fantasilandia, città capoluogo di provincia, un litro di gasolio era offerto a 1,379 euro. Per la cronaca, Vattelapesca, Campoimmaginario e Fantasilandia, benché luoghi inventati, corrispondono a tre realtà precise e identificabili, di cui mantengo il segreto per non ingenerare spiacevoli ritorsioni.

Capisco poco di gasolio e ancor meno di economia, ma prezzi così ballerini mi hanno costretto a ripensare la vecchia massima dei tutti uguali, ma con qualcuno più uguale degli altri, che adattata ai prezzi ballerini del carburante viene a dirci che c’è un solo gasolio, che però è a volte più e a volte meno gasolio del solito. Piccole cose, ma se è vero che l’ipotesi del gasolio a due e passa euro al litro è già stata trasformata in realtà, c’è poco da sorridere e pochissimo da sperare. Alla faccia dei proclami e delle promesse di ripresa economica e di repentina uscita dal gran marasma provocato dal covid, infatti, il vissuto quotidiano è fatto anche di questi balzelli imprevisti e di prezzi ubriachi.

Colpa dei “forti rialzi delle quotazioni delle materie prime”, dicono gli esperti. E così, bellamente, i costi aggiuntivi si fanno sentire sulle bollette: +9,9% per la bolletta dell’elettricità e +15,3% per quella del gas. Gli aumenti si riferiscono alla “famiglia tipo”, con 3 kW di potenza elettrica impegnata e consumi di a 2.700 kWh all’anno per l’elettricità e da 1.400 metri cubi per il gas. Per effetto di questi aumenti nell’anno che va dal 1° ottobre 2020 al 30 settembre 2021 la famiglia tipo spenderà circa 559 euro per l’elettricità (+12% sui 12 mesi precedenti) e 993 euro per il gas (-1,3%)

A giustificazione di simile andazzo, la società che controlla l’andamento del mercato ha spiegato ieri “che i prezzi europei del gas naturale sono cresciuti del 30% nel secondo trimestre del 2021, un rialzo che si lega a quello dei permessi per le emissioni di anidride carbonica, oggi oltre i 50 euro a tonnellata. In più, l’aumento del prezzo dell’elettricità sarebbe stato del 20% se il Governo non fosse intervenuto con un provvedimento di urgenza per ridurre la raccolta degli oneri generali in bolletta”. Tempi duri, amici! Tempi che non hanno apparente giustificazione ma che di fatto si autogiustificano a vicenda. Insomma, dopo tanto penare, l’occasione è ghiotta per fare cassetta. “Ma che cassetta e cassetta – ha sbottato un commerciante -, qui siamo all’osso e non ci resta che piangere”. Mi son detto: poveretto, come si fa dargli torto. Poi però ho visto i conti della banca più banca (esiste e ha un nome altisonante, che non rivelo per lo stesso motivo già enunciato) e ho scoperto che nonostante la pandemia i depositi dei privati sono aumentati come sono aumentati gli investimenti e, quindi, i guadagni. Come questo intreccio di guadagni possa concretizzarsi non lo capisco e non lo capirò mai. Ma è forse per questo che io e tanti altri i guadagni li immaginiamo senza mai avvicinarli.

Però, una ventata di ottimismo c’è: nella bozza del provvedimento governativo su lavoro e occupazione entra infatti la sospensione per 6 mesi del programma cashback, quel meccanismo volto a favorire l’uso dei pagamenti elettronici e a frenare l’evasione “ma che così com’è – ha affermato il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi – rischia di accentuare la sperequazione tra i redditi, favorendo le famiglie più ricche”. Poca roba, direbbe Totò, però meglio di niente. E meglio di niente sono certamente quel fondo da un miliardo previsto per il contenimento delle tariffe dell’energia, poi la decisione di dirottare i risparmi ottenuti dalla sospensione del cashback – 1,5 miliardi di euro, mica briciole – sulla riforma degli ammortizzatori sociali e, in aggiunta, la nuova proroga per l’invio delle cartelle esattoriali al 31 agosto.

Allegri. Se tutto va bene arriveremo a settembre tutti vaccinati ma quasi tutti in brache di tela. Così è. Almeno fino a quando il vento non cambierà direzione.

LUCIANO COSTA

Altri articoli
Economia

Potrebbero interessarti anche