Sono i no vax: chiamateli evasori sanitari

Sono stati definiti in mille modi diversi: estremisti, irresponsabili, patrioti, furbi, fascisti, disperati, fanatici, anarchici, eroi, paladini della libertà… Ogni definizione ha una sua origine e una sua ragion d’essere, non necessariamente una motivazione reale: spesso, corrisponde soltanto all’approccio ideologico di chi osserva e giudica. Pur senza partecipare al gioco dell’etichetta a tutti i costi, fra le tante possibili una definizione più di tutte sembra mettere a fuoco l’identità dei cosiddetti no vax, i cittadini che si oppongono alla vaccinazione anti-Covid, ed è la definizione di «evasori sanitari», variante Delta degli evasori fiscali, quelli che non pagano le tasse, ma godono gratis tutti i servizi garantiti dallo Stato (scuola, trasporti, sicurezza, sanità…). Di chi sia il copyright non si sa: peccato, perché meriterebbe un premio. Difficile sintetizzare meglio l’atteggiamento di chi – negando l’evidenza – contesta la scienza e l’utilità del vaccino come scudo individuale e collettivo contro i pericoli e le conseguenze della pandemia.

Che il Coronavirus sia pericoloso lo dimostra oltre ogni possibile dubbio il numero delle vittime accertate finora: quasi 5 milioni nel mondo, 131 mila in Italia. Che abbia provocato sconquassi sul piano economico è sotto gli occhi di tutti: l’onda lunga del lockdown ha messo in ginocchio intere filiere, alcuni settori produttivi stentano ancor oggi a risollevarsi, altri sono stati costretti a cambiare pelle o hanno alzato bandiera bianca per sempre. Insomma, i danni della pandemia esplosa nel febbraio 2020 sono devastanti a ogni livello e a ogni latitudine. Eppure, c’è ancora chi sostiene che sia «tutta un’invenzione», c’è chi parla di «complotto» e c’è chi vaneggia di una non meglio precisata «dittatura sanitaria». Vero: la bizzarria fa parte dell’essere umano e non ci si dovrebbe stupire neppure di fronte ai casi più estremi, visto che all’alba del 2021 c’è ancora chi sostiene che la Terra sia piatta, l’uomo non sia mai andato sulla Luna e l’attentato alla Torri Gemelle di New York non sia mai esistito. Anche gli squilibrati hanno diritto di vivere, ci mancherebbe! Bisogna solo evitare che diventino pericolosi per gli altri.

Così come andrebbe messo un freno a chi dalla cattedra dei social network diffonde teorie talmente strampalate da risultare inaccettabili per chiunque sia dotato di un pur minimo quoziente intellettivo, che ognuno può misurare partecipando a uno dei mille test disponibili on line. Anche sulla pagina face-book de La Provincia gli esempi di demenza senza età sono centinaia: per rendersene conto basta leggere i messaggi che veri e falsi account pubblicano nella sezione commenti sotto ogni notizia riguardante il Covid (gli esperti digitali la definiscono shit storm, letteralmente tempesta di m…, una marea di insulti in gran parte prodotti dai bot, programmi informatici creati proprio a questo scopo). «Con la complicità di una falsa scienza corrotta e serva di un sistema nazista, stiamo assistendo ad una nuova Santa Inquisizione da parte di un’orda di Vax-Maniaci invasati psicopatici criminali che si scagliano contro i no vax, persone sane e libere che diventano le nuove streghe da bruciare», ha vaneggiato in settimana l’autore di un commento replicato decine di volte, sempre con un (falso) account diverso.

Sulla stessa lunghezza d’onda la tesi per cui «i tamponi sono lo strumento con cui la nazi-scienza trasforma una persona sana in malata», «chi non si piega viene messo al rogo», «presto si arriverà alle deportazioni» di massa dei non vaccinati e «il Green pass è il nuovo lasciapassare nazista che attesta la purezza della razza, percorrendo le stesse strade criminali del Terzo Reich». Come una persona sana di mente possa sostenere simili teorie è inspiegabile. Eppure questo passa – anzi, dilaga – su alcuni canali social, da face-book a telegram, senza che chi li governa intervenga per contrastare una simile disinformazione pur sbandierando codici etici all’insegna di correttezza, verità e rispetto. In una simile cloaca digitale fa quasi tenerezza la vignetta che illustra la marcia notturna di un gruppo di umani. Tutti con la torcia in mano, per illuminare il sentiero da percorrere, più due «geni» a mani nude, che commentano: «Ma li vedi ‘sti imbecilli? Tutti con le torce. Noi non le abbiamo e ci vediamo benissimo». La morale è evidente: i due geni non si rendono conto che vedono grazie alle torce portate dagli altri. Proprio come i no vax che possono godere la tanto invocata «libertà» solo perché tutti gli «imbecilli» attorno a loro si sono vaccinati. Ecco perché è giusto definirli «evasori sanitari», mentre noi… paghiamo le tasse. E abbiamo fatto il vaccino anche per loro.

MARCO BENCIVENGA

Direttore “La Provincia di Cremona”

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