Da sempre è il sogno antico dell’umanità: vivere il più a lungo possibile. Ovviamente stando bene: circondati dall’affetto e dal sostegno di familiari, vicini, amici e delle istituzioni. E invece? Sì, i dati dicono che l’età media della vita si è alzata, ma che per molti questa benedizione può diventare una maledizione, di certo un problema. In quest’ambito, poi, la mancanza di una visione completa si trasforma in un handicap per una società invecchiata. E se, insieme ai resoconti delle indagini sociologiche, statistiche, demografiche, riaprissimo anche la Sacra Scrittura? Potremmo trovarci spunti utili per un approccio a questa vasta tematica? “La lettura della Bibbia aiuta a comprendere meglio il valore degli anziani: come facciano parte, in maniera rilevante, della storia umana e religiosa”, osserva Andrea Riccardi, lo storico fondatore di “Sant’Egidio”, aprendo le pagine del nuovo libro voluto dalla Comunità “Gli anziani e la Bibbia”, sottotitolo “Letture spirituali della vecchiaia”, spiegando il senso di questa riflessione corale su diverse figure bibliche cariche di anni. Nel libro, infatti, ecco le testimonianze di Noè (che sopravvive al diluvio e oggi ha parecchio da dirci), Abramo (l’amico di Dio, con la sua piccola storia rurale che diventa universale e decisiva per tutto il mondo), Noemi (che attraverso Rut trova una nuova fecondità e un principio di vita che non finisce), Eli (con il figlio adottivo Samuele che sostituisce pian piano gli altri figli nella vita di quell’anziano sacerdote del tempio). E poi ecco stagliarsi i profili di Barzillai, Giobbe, Tobi, Eleazaro, Elisabetta e Zaccaria Simeone e Anna, Nicodemo… Tutti messi in relazione allo scorrere della vita quotidiana, resi vicini e attuali nella lettura intensamente spirituale degli autori, quasi a nome di un’intera comunità, una realtà che ha dietro di sè decenni di amicizia con gli anziani. Non solo. Questo volume, riprende in forma nuova presso l’editrice Morcelliana la collana “Cieli aperti” avviata insieme alla Comunità di Sant’Egidio nel 1987 da Stefano Minelli, editore di grandi autori del pensiero contemporaneo e particolarmente attento alla lezione del Concilio Vaticano II anche nell’apertura degli orizzonti alla speranza e alla Parola. E per questo proprio al suo ricordo – alla vigilia del ventesimo anniversario della morte – associato a quello della moglie Velleda, viene dedicato il volume. Il primo testo edito della collana fu Vangelo in periferia, prefato dal cardinale Martini, sulla presenza di Sant’Egidio nelle periferie romane.” In una nuova situazione, quando la Comunità di Sant’Egidio è ormai una realtà in varie parti del mondo, ma anche in un periodo complesso, segnato dalla crisi “globale” del coronavirus, riaprire questa Collana ha un significato particolare” – scrivono il vescovo Ambrogio Spreafico, don Francesco Tedeschi e Maria Cristina Marazzi, medico e docente universitario – “È la ricerca di nuovi ‘cieli aperti’, quelli di una visione del futuro, aperta alla speranza”. Gli anziani della Bibbia qui richiamati, in modi diversi, hanno avuto un rilievo nella storia per la loro fede e la loro umanità. “Forse abbiamo perso, in parte, il senso della ‘benedizione’, ma la Bibbia ci aiuta a recuperarlo. Ed è un senso della vita che s’irradia e si allarga a tutte le stagioni dell’esistenza”, scrive qui Riccardi. E aggiunge: “Porre gli anziani nel cuore della famiglia, della comunità o della società, è l’inizio di un cambiamento umano radicale, che abbiamo chiamato ‘rivoluzione comunitaria’. Gli anziani sono la ‘pietra d’angolo’ da cui ricominciare la ricostruzione della società”.
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Maria Cristina Marazzi, Ambrogio Spreafico, Francesco Tedeschi, Gli anziani e la Bibbia. Letture spirituali della vecchiaia, pagg. 224, euro 18, Morcelliana